IL MEDIATORE E' UN PROFESSIONISTA NEUTRALE E AUTONOMO DALL'AMBITO GIUDIZIARIO; aiuta i genitori a gestire le difficoltà emotive ed organizzative proprie della fase di separazione ed è' in grado di mantenersi equidistante ed equivicino ad entrambi i genitori. E' imparziale e non emette mai giudizi, non si sostituisce alla coppia genitoriale prendendo per loro decisioni come fosse un giudice, ma accoglie e lavora sui punti di vista di entrambi i genitori, facendosi garante dell’equilibrio di potere tra le parti e permettendo loro di rimanere entrambi protagonisti di ogni decisione.
In seguito ad una laurea e all'iscrizione al proprio ordine di appartenenza IL MEDIATORE COMPIE UNA SPECIFICA FORMAZIONE ALLA MEDIAZIONE FAMILIARE, acquisendo le tecniche di comunicazione, di negoziazione e gestione dei conflitti indispensabili ad aiutare i genitori in separazione, e solo dopo un tirocinio e esame di ammissione può entrare a far parte di un'Associazione di Mediatori Familiari Professionisti iscritta nell'Elenco del Ministero dello Sviluppo Economico. Il mediatore è anche tenuto (L.4/2013) a rafforzare ed aggiornare le proprie competenze professionali con formazioni multidisciplinari e supervisioni costanti se vuole mantenere la propria iscrizione a tale associazione, la quale continua a farsi garante della professionalità dei propri soci solo dopo averne verificato annualmente l'aggiornamento.
Il mediatore parte da una “opzione di fiducia” nei confronti dei genitori: è convinto che al di là delle proprie vicende di coppia essi siano in grado di attingere a preziose risorse personali sia genitoriali che negoziali e li AIUTA A RIAPRIRE I CANALI INTERROTTI DELLA COMUNICAZIONE, favorendo l’individuazione di interessi comuni e stimolando l’esplorazione di accordi accettabili da entrambi i genitori. E' più facile che la coppia riesca a superare il proprio il conflitto nel contesto "debole" in cui si svolge la mediazione piuttosto che in quello “forte” del tribunale: in ogni caso il mediatore non è solo un facilitatore della comunicazione, ma analizza insieme ai genitori le soluzioni possibili per ogni problema e con loro lavora alla ricerca degli accordi migliori per tutta la famiglia, aiutandoli a concentrarsi sui bisogni dei figli anche in prospettiva della loro crescita futura.
Durante il percorso il mediatore mantiene “un ruolo fra pari” con la coppia genitoriale, ma ciò non lo sminuisce nella sua specificità professionale ed anzi sottolinea il suo approccio volto a favorire in ogni momento lo sviluppo circolare della comunicazione e la responsabilità genitoriale.
Le competenze del mediatore si evidenziano nella sua funzione di guida dei genitori e di GARANTE DEL BENESSERE DEI BAMBINI, obiettivo quest'ultimo che comunque potrà essere raggiunto solo tenendo costantemente conto anche dei bisogni e delle esigenze dei genitori, i quali riuscendo a riattivare in mediazione le proprie competenze genitoriali lasciate sullo sfondo per la rabbia e la sofferenza, potranno riacquistare maggiore fiducia in se stessi con il risultato di essere anche più sereni. Quindi anche se con la separazione papà e mamma non saranno più una coppia, con l'aiuto del mediatore potranno rimanere INSIEME GENITORI in ogni fase della vita futura dei propri figli.